Nel linguaggio comune si sente spesso dire: “mi sento depresso” anche in caso di tristezza passeggera, senso di inutilità, difficoltà ad avere pensieri positivi.
In realtà, la depressione, quando si configura come un disturbo, è un termine che indica la presenza persistente di umore triste, senso di vuoto o facile irritabilità, accompagnato da modificazioni fisiche, fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo e che la persona sperimenta nella maggior parte del tempo di vita.
È un disturbo che insieme all’ansia risulta molto diffuso nella popolazione e che può avere diversi livelli di gravità.
Tra i sintomi più comuni si riconoscono: una ridotta capacità di concentrarsi o prendere anche piccole decisioni, facile distraibilità, difficoltà di memoria, la tendenza a incolparsi, svalutarsi, sentirsi indegno, una lettura della realtà che viene assunta come prova di difetti o mancanze personali.
La perdita di piacere nello svolgere hobby o attività che prima erano attivamente ricercate è una caratteristica sempre presente nei disturbi depressivi.
Vi può essere ritiro sociale, abbandono delle occupazioni piacevoli o diminuzione del desiderio sessuale, una marcata affaticabilità, disturbi del sonno, talvolta sintomi aspecifici come mal di testa, perdita o aumento dell’appetito, alterazioni metaboliche.